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chi siamo

La nostra storia

Il Progetto di Assistenza domiciliare agli anziani (Progetto A.D.A.) nasce nel 2010 per iniziativa della Misericordia di Navacchio e della Coop.va PAIM con il sostegno iniziale della Provincia di Pisa. Il progetto, riprendendo ed ampliando una iniziativa su Navacchio della Caritas diocesana rivolta in prevalenza a fornire aiuto ed assistenza alle “badanti” straniere, si propone di creare un “servizio stabile” per facilitare la ricerca del lavoro di cura domiciliare per anziani nel rispetto delle leggi vigenti al fine di ridurre il “lavoro illegale” e dare maggiori garanzie ed assistenza alle famiglie.

Chi opera con noi

In questi anni il “progetto” ha continuato ad operare, mantenendo il rapporto con la Provincia di Pisa (Centro per l’impiego) a cui si è aggiunto il sostegno del Comune di Cascina, della A.S.L. di Pisa (Società della Salute) e della Regione Toscana.

Misericordia di Navacchio

capofila e coordinatore del progetto.
www.misericordianavacchio.it

Coop. PAIM di Navacchio

incaricata della gestione dei servizi tra i quali, in primo luogo, l’attività di sportello.
www.paimcoop.org

Il Consorzio CORI – Beyond

per le attività richieste da badanti e famiglie fuori dall’Area Pisana.
www.lamiabadante.it

Studio Commerciale Furiassi

incaricato dell’assistenza contrattuale realizzata in collaborazione con lo sportello del Progetto.

Come operiamo

Tutti i nostri servizi vengono coordinati e gestiti tramite uno “sportello di progetto”, realizzato in una struttura dedicata e che si avvale di personale formato e qualificato in gradi di rispondere in modo corretto ed efficiente ai bisogni segnalati dai soggetti operanti nell’ambito del lavoro di cura domiciliare. Gli orari e le modalità di accesso sono indicate nel link: come contattarci.

Inoltre, per facilitare gli accessi ai servizi, abbiamo messo a disposizione questo sito internet tramite il quale si possono fissare incontri ed appuntamenti e prendere visione sia delle richieste delle famiglie che della disponibilità delle assistenti per poi procedere, tramite il nostro ufficio, alla eventuale attivazione del servizio a domicilio.

Colloquio di selezione

Attraverso l’aiuto di un operatore dedicato sarà possibile orientare le famiglie ad individuare i bisogni e le necessità dell’assistito ed accompagnarle nella ricerca e selezione di tre possibili candidati che corrispondono al profilo richiesto e che saranno presentati direttamente alla famiglia.

Presenza a domicilio

Su richiesta della famiglia, l’Ufficio provvede ad inviare “in loco” un “operatore qualificato” per conoscere le condizioni dell’assistito, individuarne i bisogni ed accompagnare la famiglia nella ricerca e selezione dei possibili candidati che più si avvicinano ai requisiti richiesti dal servizio domiciliare.

Monitoraggio

Nel corso del primo bimestre del servizio è possibile effettuare, su richiesta della famiglia, alcuni incontri a domicilio e/o contatti telefonici per verificare l’andamento della relazione e del rapporto di lavoro nel primo periodo di assunzione dell’assistente familiare prescelta.

Servizi aggiuntivi

Assistenza di base aiuto alla persona nelle ore diurne/notturne

Prestazioni infermieristiche e fisioterapiche diurne/notturne

Prestazioni educative

Supervisione a casa

Pulizie Manutenzione e giardinaggio

Elenco assistenti familiari

E' disponibile una lista di badanti alla quale la famiglia che richiede servizi domiciliari ha la possibilità di accedere in autonomia per visionare un breve profilo delle “badanti” iscritte presso il nostro portale.

Stipula del contratto di lavoro

Gestione del rapporto di lavoro con adempimenti e cura degli obblighi contributi e fiscali e consulenza generale sulle norme che regolano il lavoro di cura domiciliare.

Che mansioni ha una badante?

Per avere un'idea di cosa può fare una badante, possiamo far riferimento al profilo professionale definito dalla Regione Lombardia (DGR 8486 del 30/07/2008): "L'assistente familiare svolge attività di cura ed accudimento di persone con diversi livelli di auto-sufficienza psico-fisica (anziani, malati, disabili...), anche a sostegno dei familiari, contribuendo al mantenimento dell'autonomia e del benessere in funzione dei bisogni dell'utente e del contesto di riferimento. Garantisce una presenza continuativa presso il domicilio della persona accudita svolgendo attività di assistenza diretta alla persona, in particolare nei momenti in cui è richiesto un supporto allo svolgimento delle attività quotidiane e occupandosi della pulizia della casa. Per "Assistenza Familiare" si intende il lavoro di cura e aiuto prestato a domicilio da persone singole, non unite in vincolo di parentela con l'assistito, a favore di anziani o disabili in condizioni di fragilità e a rischio di istituzionalizzazione. Le competenze dell'assistente familiare riguardano: -Accudire persone a diversi livelli di non autosufficienza psico-fisica (anziani, malati, disabili..)- Mantenere le condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti domestici. Attività fondamentali caratterizzanti l'attività di assistenza familiare di base Svolgimento di prestazioni di aiuto alla persona, di carattere domestico e igienico sanitario -Sostegno al benessere psico-fisico della persona assistita- Effettuazione di interventi nell'ambito del contesto di vita della persona assistita a supporto della quotidianità, del mantenimento e del recupero dell'autonomia fisica e psichica ed evitando, o comunque riducendo, i rischi di isolamento". Come familiari, anche per la gravità delle condizioni dell'anziano, siamo portati, a volte, a desiderare nella badante competenze che non le appartengono poiché sono quasi infermieristiche. D'altra parte possiamo cadere nel rischio di minimizzare le competenze necessarie a svolgere il lavoro di cura con anziani non autosufficienti e quindi a selezionare la badante più sulla base di qualità umane della persona, piuttosto che di competenze specifiche.

Assumere

L'assunzione regolare, attraverso la sottoscrizione di un contratto di lavoro, è importante per diverse ragioni: 1 - assenza di un contratto regolare è illegale e vi espone a denuncia e pressioni e continue rivendicazioni da parte del lavoratore; 2 - Il contratto vi permette di stabilire con molta chiarezza le regole della collaborazione; I lavoratori extracomunitari possono beneficiare del permesso di soggiorno solo se in regola con un contratto di lavoro: in assenza potrebbero essere espulsi in qualsiasi momento..

Qual è l'orario di lavoro della badante?

Nel Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) colf e badanti è stato stabilito che la durata normale dell'orario di lavoro è quella concordata fra le parti e comunque con un massimo di: - 10 ore giornaliere non consecutive con 2 ore di riposo, per un totale di 54 ore settimanali per i lavoratori conviventi; - 8 ore giornaliere non consecutive per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni oppure su 6 giorni, per i lavoratori non conviventi. I lavoratori conviventi dei livelli C, B e BS, possono essere assunti in regime di convivenza anche con orario fino a 30 ore settimanali. Il loro orario dovrà essere articolato in una delle seguenti fasce orarie: -interamente collocato tra le 6,00 e le ore 14,00 -interamente collocato tra le ore 14,00 e le ore 22,00 - interamente collocato, nel limite delle 10 ore giornaliere non consecutive, in non più di 3 giorni settimanali. Il lavoratore convivente, oltre alle due ore giornaliere di riposo che interrompono le 10 ore massime di lavoro quotidiano, ha diritto ad un riposo di 11 ore consecutive nell'arco della stessa giornata. L’orario di lavoro è fissato dal datore di lavoro nei confronti del personale convivente a servizio intero, è concordato fra le parti per il personale convivente con servizio ridotto o non convivente.

Vademecum per la selezione

Selezionare una badante significa valutare le competenze e le disponibilità della persona in base alle esigenze e ai bisogni del nostro familiare anziano. La badante può essere stata segnalata da un servizio che effettua la selezione. Quando ciò non accade è bene che l'anziano e la famiglia raccolgano direttamente le informazioni necessarie a capire se sarà la persona giusta. Per scegliere l’Assistente familiare è importante, quanto più possibile, avere le idee chiare soprattutto per i seguenti punti: • le necessità dell’assistito; • le condizioni di lavoro da proporre; • le capacità umane e professionali richieste. Trovare una Badane purtroppo non significa aver chiuso il capitolo, ma è il primo passo. E’ fondamentale non dimenticare che i primi giorni sono i più difficili, l’inserimento in famiglia è di fatto un momento delicato ed è quindi necessario lasciare a tutti il tempo per adattarsi (anziano, assistente, familiari..). Inoltre, nel primo periodo ma non solo, è molto importante monitorare la situazione, supportare le relazioni e imparare a lavorare “insieme”. Ma se la situazione non va bene????? Non bisogna aver paura di cambiare, può essere faticoso ripartire con la ricerca, ma i vantaggi di avvalersi di una Assistente familiare idonea sono superiori alla fatica. Non esiste la “Badante perfetta”, ma si può trovare la persona che fa per noi. Le aspettative vanno quindi ridimensionate ma senza accontentarsi del minimo indispensabile. In caso di divergenze o conflitti, che si possono innescare, è utile non schierarsi e mantenere un atteggiamento quanto più possibile neutrale per rendere più facile la lettura del problema e la possibilità di intervenire per risolverlo. Alcuni imprevisti possono essere prevedibili, per tale ragione, occorre organizzarsi al meglio e può essere molto utile: • Fare un elenco dei compiti che l’assistente familiare dovrebbe svolgere; • Programmare le ferie; • Prevedere le sostituzioni per i periodi scoperti. Convivere non è facile e per favorire un ambiente sereno è buona cosa disporre di spazi comuni ma anche di spazi e tempi privati sia per l’anziano che per la badante ma soprattutto curare i rapporti con educazione, fermezza e responsabilità nell’ottica di un rispetto reciproco. .

Quanti sono i giorni di ferie e come vanno utilizzati?

La durata delle ferie è fissata dalla legge, dai contratti collettivi, dagli usi e secondo equità. Il momento di godimento delle ferie è stabilito dal datore di lavoro che deve tenere conto delle sue esigenze e degli interessi del lavoratore; il periodo feriale deve essere possibilmente continuativo ed è retribuito. Il Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) del lavoro domestico prevede che il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie annuo di 26 giorni lavorativi. Le ferie hanno di regola carattere continuativo. Possono essere frazionate in non più di 2 periodi all'anno, purché concordati tra le parti. Il periodo delle ferie deve aver luogo per almeno due settimane entro l'anno di maturazione e i restanti giorni di ferie devono essere goduti entro i 18 mesi successivi all'anno di maturazione. Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell'alloggio (lavoratore convivente) spetta per il periodo delle ferie, naturalmente se in quel periodo non ne usufruisce, il compenso sostitutivo convenzionale. Nel caso di lavoratori non italiani che abbiano la necessità di un periodo di ferie più lungo (per esempio per rientrare al paese di origine), su loro richiesta ed in accordo col datore di lavoro, è possibile l'accumulo delle ferie per un massimo di due anni. Le ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, nè durante il periodo di malattia o infortunio.

La badante ha diritto a permessi retribuiti?

I lavoratori hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare visite mediche documentate che coincidano, anche parzialmente, con l'orario di lavoro. I permessi spettano in questi termini: - lavoratori conviventi: • 16 ore annue per i lavoratori conviventi inquadrati nella categoria CS, • 12 ore annue per i lavoratori conviventi inquadrati nei livelli C, B e B super e studenti tra i 16 e 40 anni frequentanti corsi di studio che portano al conseguimento di un titolo di studio riconosciuto dallo Stato o da Enti Pubblici; - lavoratori non conviventi con orario superiore alle 30 ore settimanali: 12 ore annue. Per i lavoratori non conviventi con orario settimanale inferiore a 30 ore, le ore devono essere calcolate in proporzione all'orario di lavoro prestato. I lavoratori possono usufruire di permessi non retribuiti su accordo tra le parti. Il lavoratore colpito da lutto di un familiare convivente o parente entro il 2° grado, ha diritto ad un permesso retribuito di 3 giorni lavorativi. Al lavoratore che diventa padre spettano 2 giorni di permesso retribuito. In caso di permesso non retribuito, non è dovuta l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio.

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